Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l'Europa investe nelle zone rurali

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CHI SIAMO


Il Consorzio di tutela della Denominazione di Origine Colli di Conegliano nasce nel 1998 dalla volontà di controllare e rispettare le norme previste dal disciplinare di produzione, garantendo in questo modo lo sviluppo e il riconoscimento del prodotto.

Un ulteriore passo in difesa della tipicità e della valorizzazione del nostro territorio, perché nella produzione dei vini a Denominazione Colli di Conegliano sono importanti la ricerca e il raggiungimento di ottimi risultati.

La torre del castello di Conegliano è il simbolo del marchio del Consorzio colli di Conegliano, voluto dai produttori a garanzia dei vini di questa Denominazione di Origine Controllata e Garantita.


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All'Abate Felice Benedetti ed al dottor Antonio Carpenè va il merito della costituzione, nel 1868, della Società Enologica Trevigiana, seguita nel 1876 dalla nascita a Conegliano della scuola di viticultura ed Enologia, istituto fondato da Antonio Carpenè e da Giovanni Battista Cerletti.

Nomi di grande prestigio raccontano la storia di una scuola dall'impostazione universitaria: vi insegnarono docenti di fama internazionale come Arturo Marescalchi, Giovanni Dalmasso, fondatore dell'Accademia della Vite e del Vino, il Prof. Luigi Manzoni, a lungo preside della scuola e creatore di quegli incroci che tanta parte hanno nella denominazione "Colle di Conegliano". In questa sede la ricerca tecnologica ha sempre occupato un ruolo fondamentale, ma nel 1923 l'esigenza di ampliare ed approfondire questo settore porta all'istituzione di una Stazione Sperimentale di Viticultura ed Enologia che svolga un ruolo fondamentale nello studio e nel progresso della viticultura e dell'enologia provinciali e nazionali. Grazie al lavoro di rinnovamento avviato dal primo direttore Prof Dalmasso, la viticultura trevigiana e veneta conoscono un nuovo inizio, che proseguirà sotto la guida dei suoi successori, quali gli scienziati Italo Cosmo, Severina Cancellier, Diego Tomasi, Tullio De Rosa.

La stazione sperimentale di viticoltura ed enologia è oggi Istituto Sperimentale per la viticoltura, ente di ricerca equiparato alle istituzioni universitarie, la cui direzione è stata anche del Professor Antonio Calò, presidente della Accademia della Vite e del Vino, al quale va anche il merito dei tanti anni di lavoro e di ricerca che hanno portato al riconoscimento nel 1993 della Denominazione di Origine Controllata Colli di Conegliano DOC.

L’impegno del Consorzio e specialmente dei produttori è stata ora riconosciuta, con Decreto Ministeriale del 14 settembre 2011, con la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita.

Una DOCG che conferma l’alto potenziale delle nostre colline Trevigiane.

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Colli di Conegliano Bianco
Colli di Conegliano Rosso e Rosso Riserva
Refrontolo Secco e Refrontolo Passito
Torchiato di Fregona

Nella pedemontana trevigiana orientale troviamo la Docg Colli di Conegliano, con una produzione di vini di collina che nascono grosso modo all'interno degli stessi confini geografici della Docg del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Il Colli di Conegliano è un vino fermo che a seconda della tipologia, bianco, rosso o passito esprime peculiarità sia delle uve varietali che compongono l’uvaggio, sia dell’area di coltivazione delle uve stesse. Il denominatore comune di questi vini è l’intensità olfattiva e la vivacità gustativa, ciascuna in varia misura in base alla proporzione di uve utilizzate in fase di vinificazione.

I vini prodotti sono il Bianco, il Rosso, il Refrontolo e il Refrontolo passito ed il Torchiato di Fregona.

Quest'ultimo è un vino passito di color giallo dorato, raro perché prodotto in quantità limitate. Il nome gli deriva dalla particolare spremitura a 'torchio' delle uve passite.

Il Refrontolo passito proviene invece dall'appassimento delle uve di Marzemino, e deve in parte la sua fama a Mozart, che, musicando il Don Giovanni su testi scritti dal vittoriese Lorenzo Da Ponte, mette in bocca al protagonista le celebri parole "versa il vino! Eccellente Marzemino". Inevitabile affermare quindi che il Marzemino è il vino di Mozart!

Questi prodotti enologici nascono in una zona di rara bellezza, sia dal punto di vista naturalistico che da quello artistico.

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